L’insolita concamerazione dell’universo

Il percorso tematico nasce da una riflessione visiva ispirata al pensiero del filosofo Gilles Deleuze: apparteniamo tutti allo stesso tessuto e ci manifestiamo piega su piega all’infinito in stratificazioni, composizioni, accordi e riproduzioni.

È propriamente il disegno dell’universo che collega i suoi piccoli frammenti separati a farsi strada, come se si trattasse di un’infinita tela piegata. Parliamo di una meravigliosa forma che crea l’universo con la sua espansione frattale: la possibile curvatura dello spazio-tempo. Allo stesso modo nella letteratura e nell’illustrazione le parole, il sogno, il racconto fanno parte di un’unica concamerazione: cuore, mente, ricordi, abitazione, casa, paese, continente, Terra, cielo, universo. È la connessione di tutte le parti, poiché il tutto è solo un unico habitat.

È questa l’idea della sezione tematica: siamo cosmo, corpo, casa, stanza, sentimento e pensiero, siamo tutti abitanti della stessa casa e procediamo solcando il tempo.

Non ci sono spazi scollegati, vuoti, non esiste separazione, solo vincoli visibili e invisibili.

Gli artisti in mostra – Carnovsky, Pep Carriò, Chiara Carrer, Daniele Castellano, Joanna Concejo, Guillaume Duprat, Corinne Luyken, Alessandro Sanna – presentano il loro modo di collegarsi al tutto e lo fanno attraverso lo studio scientifico, l’intuizione poetica, il recupero dell’infanzia e l’immaginazione. A noi offrono la possibilità di spostarci da una pagina all’altra per muoverci lungo il tempo nello spazio e fare esperienza, conoscere, scoprire.