Cinque illustratrici e un illustratore mettono a disposizione la loro personale riflessione sul tema del gioco grazie alla narrazione e all’immaginazione.
Come spiega il curatore Gabriel Pacheco, questa mostra propone un percorso sull’evento del gioco inteso come uno spazio-tempo libero e allo stesso tempo regolato, fittizio e vivo. È un luogo in cui ciò che accade non ha conseguenze nella vita reale e permette perciò un allentamento della tensione quotidiana.
“Il gioco nella letteratura universale è un tema trasversale, come in Alice e nel Piccolo principe. Alcuni autori hanno utilizzato i giocattoli come metafora per esplorare temi, ad esempio lo Schiaccianoci, il Soldatino di piombo, il paese dei balocchi di Pinocchio. Mentre altri lo hanno utilizzato come strumento narrativo per sfidare le convenzioni letterarie: pensiamo agli esercizi di stile di Raymond Queneau, a ‘Se una notte d’inverno un viaggiatore’ di Italo Calvino e ‘Il gioco del mondo’ di Julio Cortzár, dove la logica è solo un gioco”.