La sezione “Orizzonti e confini” accoglie il visitatore per introdurlo al percorso della Mostra.
Gli otto artisti scelti dal curatore Gabriel Pacheco offrono una riflessione sul tema attraverso la loro personale interpretazione.
Si parla di confini geografici e di possibili orizzonti a partire dalla straordinaria storia illustrata da Marie Lafrance di Jella Lepman, la donna che ha lottato per dare alle bambine e ai bambini della seconda guerra mondiale un futuro migliore attraverso i libri.
Allo stesso modo le illustrazioni di Peter Sís da “Il muro. Crescere dietro la cortina di ferro” fermano sulla carta i ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza vissuti dall’artista nel suo Paese d’origine, la Repubblica Ceca, durante la Guerra Fredda.
Ci sono anche libri che permettono di attraversare i confini e raggiungere gli orizzonti, come i classici della letteratura – Alice, Gulliver, Robinson Crusoe, Dracula, Il libro della Giungla, Viaggio al centro della Terra – presenti in mostra grazie all’illustratore Scott McKowen.
Nel passaggio tra confine e orizzonte trovano posto le fiabe testimoniate dalle illustrazioni di Kasia Walentynowicz, nate dal lavoro letterario della pittrice e poeta Erna Rosenstein.
Il rispetto degli orizzonti e dei confini è il tema centrale degli albi “Ehi laggiù, basta così” di Giulia Pastorino e “La signora Leoparda” di Natalia Shaloshvili, dove si affrontano il problema dell’inquinamento e l’importanza della sostenibilità.
A Momo di Akiko Miyakoshi e a Lorenzo di Decur è dato il compito di testimoniare che i confini si possono superare proprio grazie all’immaginazione.
Illustrazione di Kasia Walentynowicz, Poławiacz cieni, Wydawnictwo Wolno, 2022