L’ho visto di recente alla presentazione di un libro in un bar – libreria (così di moda di questi tempi). Eccola lì: una foto appesa a una parete, con la parola SERENDIPITY in lettere maiuscole come unica protagonista.
Serendipity secondo il dizionario:
f. Una scoperta preziosa che avviene accidentalmente o per caso.
E ho pensato che sia proprio così, che noi artisti troviamo la versione migliore di noi quando lavoriamo. Almeno, io la vedo così.
Picasso (che amava dire cose…) ha detto qualcosa di simile:
“Non cerco, trovo”
E non è forse questa la serendipity?
Da tempo parlo della “serendipity come motore della creatività”, e del fatto che dobbiamo tenere gli occhi (e il cuore…) aperti e attenti a ciò che accade quando lavoriamo, perché altrimenti forse ci perderemo le cose più interessanti.
L’artista americana Lynda Barry ha detto qualcosa che esprime perfettamente il funzionamento del processo creativo grafico: “C’è il disegno che si sta cercando di fare e il disegno che si sta effettivamente facendo, ma quest’ultimo non si potrà vedere finché non si dimenticherà quello che si stava cercando di fare”.
Fortuna, caso, incidente… tutti questi termini sono sinonimi della parola serendipity e ci aiuteranno a creare, a trovare la nostra voce, che alla fine è il senso di un corso di illustrazione, secondo me. Perché senza una voce personale non sembra possibile affrontare alcun progetto grafico interessante e di qualità.
In questo corso avremo anche accesso a molte informazioni importanti e studieremo le basi che ci aiuteranno ad affrontare qualsiasi progetto editoriale o artistico.
Metodi, tecniche e procedure che sono già stati utilizzati molte volte da altri artisti, ma che è essenziale conoscere, poi dimenticare. A poco a poco li cambieremo con altri nuovi metodi che scopriremo da soli.
Conosceremo il lavoro dei nostri maestri, le regole della composizione, i ritmi grafici e narrativi. Come proporre o comprendere l’essenza di un personaggio e farla propria per definirla con la propria voce e raggiungere così spazi di libertà creativa. Conosceremo e praticheremo le tecniche grafiche più diverse, che, almeno per me, hanno molto a che fare con il gioco, con il piacere di disegnare e dipingere… con il piacere del nostro mestiere.
La serendipity (o almeno quei processi che ci portano a scoprire qualcosa che non stiamo cercando, eppure ci serve…) è strettamente legata all’intuizione, che è un concetto molto vicino agli artisti quando lavorano.
Ed è anche la sorella della procrastinazione.
Credo che il talento sia solo la capacità di imparare. Quindi lavoreremo molto e impareremo.
Il corso sarà tenuto in italiano, ma se necessario anche in inglese e/o spagnolo.
Illustrazione di Javier Zabala