Selve domestiche

La selva è un insieme vegetale di alberi e arbusti cresciuti naturalmente in un’estensione di terreno ampia. Assimilabile al bosco o alla foresta, la selva possiede sia un significato letterale, un territorio naturale in cui crescono piante spontanee, sia un’accezione metaforica legata all’idea di intricata moltitudine di cose, diversissime e accatastate alla bell’e meglio, in cui regna il disordine e un senso di generale disorientamento. Ci piace la visione scompaginata di «selva». È un’immagine efficace per raccontare i tempi inquieti e complicati del nostro vivere quotidiano: dalla folla di pensieri che popolano la nostra testa ai molteplici e contradditori legami che instauriamo nella nostra vita, dall’accatastamento di oggetti dentro le nostre case sino agli assembramenti di persone fuori dalle mura domestiche, a volte poco raccomandabili.

La selva è anche un buon punto di partenza per indagare il rapporto fra “selvatichezza” e “domestichezza” esperito in rapporto alla nostra natura interiore e a quella delle altre specie viventi.

Gli albi illustrati prescelti esplorano lo spazio quotidiano, intimo e domestico, come uno spazio esotico tutto da riscoprire. Le vite vissute dentro “casa” si mescolano ai comportamenti, alle abitudini, agli stati d’animo, alle memorie di animali, di piante o di situazioni legate a luoghi letterari di forte suggestione. L’intimità del paesaggio domestico si contamina, si allarga, si trasforma nella libertà di vivere e ripensare anche la propria natura attraverso uno sguardo zoocentrico o plantocentrico. È una sollecitazione a capovolgere le tradizionali prospettive antropologiche e a riconsiderare il rapporto con gli altri, con l’ambiente e con sé stessi secondo altre coordinate di lettura.

Marnie Campagnaro, “Selve domestiche”, in “Le Immagini della Fantasia 38”, catalogo Mostra Internazionale d’Illustrazione per l’Infanzia, Edizioni Tapirulan, 2020.

 

Illustrazione di Einat Tsarfati, tratta dal libro I miei vicini, Editrice Il Castoro (dettaglio).

La stanza sperimentale “Pedagogia e Immaginazione” è un luogo di lettura, riflessione, sperimentazione ed educazione letteraria e visiva e, al tempo stesso, parte integrante del flusso di idee, persone e pensieri generato dalla Mostra. Affidato alla cura e alla creatività di Marnie Campagnaro, docente di Letteratura per l’Infanzia presso il Dipartimento FISPPA dell’Università di Padova, questo spazio è un piccolo giardino letterario in cui incontrare libri inconsueti, bizzarri, coinvolgenti, talvolta perfino folli.

In mostra sarà possibile incontrare le illustrazioni di Sebastian  Meschenmoser da “Quei dannati sette capretti” pubblicato da Orecchio acerbo nel 2019; le illustrazioni di Hervé Pinel da “In punta di piedi” pubblicato da Orecchio acerbo nel 2019 con testo di Christine Schneider; le illustrazioni di Felicita Sala da “Il posto segreto” pubblicato da Lupoguido nel 2019 con testo di Susanna Mattiangeli; le illustrazioni di Einat Tsarfati da “I miei vicini” pubblicato da Il Castoro nel 2020; le illustrazioni di Noemi Vola da “Chiedi a tuo padre” pubblicato da Corraini nel 2020 con testo di Davide Calì.