Il grattage, tecnica pittorica semplice ed intuitiva, è particolarmente indicata per far pratica su due concetti fondamentali del disegno tonale/pittura: volume (luci/ombra) e segno (textures). Tecnica utilizzata fin dagli albori della pittura è quella procedura per cui tramite punte, spatole , lame etc. si gratta via lo strato di pittura/inchiostro superficiale per rendere visibili gli strati sottostanti (altro pigmento, supporto, etc.). Durante il corso mediante una serie di esercizi mirati , sperimenteremo le potenzialità e le applicazioni formali di questa tecnica sia ai fini della resa tonale, cioè ai fini della creazione dei volumi, che della tessitura pittorica.
Programma
Il corso verrà sviluppato in 5 fasi.
1. Realizzazione del soggetto: verrà chiesto ai partecipanti di creare l’ immagine di un oggetto o personaggio. Non ci sarà alcuna limitazione rispetto alla tecnica di rappresentazione utilizzabile (disegno, pittura, collage, elaborazione digitale, etc.) ma ce ne sarà una fondamentale rispetto alla natura fisica dell’ oggetto o personaggio (d’ ora in poi ” figura”) rappresentato: dovrà necessariamente avere , anche se totalmente inventato, un’ estensione volumetrica tridimensionale.
2. Modellazione della figura in plastilina: verrà chiesto ai partecipanti di realizzare una piccola scultura modellata in plastilina (argilla sintetica, pasta polimerica etc.) della figura precedentemente creata. Naturalmente il fine dell’ esercizio sarà di prendere consapevolezza dell’ estensione volumetrica della figura in tutte le sue parti: a tale scopo andrà benissimo modellare una bozza molto sintetica delle forme, niente di eccessivamente elaborato.
3. Fotografia della figura modellata in plastilina e stampa su foglio A3: le statuette così realizzate verranno fotografate in un ambiente con una unica fonte luminosa, limitando al massimo rifrazioni e riflessi dagli oggetti circostanti. Le foto così ottenute saranno opportunamente ottimizzate con un software qualsiasi di elaborazione digitale di immagini e stampate in formato A3, bianco e nero; lo si potrà fare tramite una semplice stampante da ufficio A4 unendo due o più fogli.
4. Ricalco della fotocopia su foglio traslucido e resa grafica dei volumi (luci/ombre): verrà chiesto ai partecipanti di ricalcare su foglio traslucido, per semplice sovrapposizione in trasparenza cioè posizionando il traslucido sulla fotocopia e fissandolo con lo scotch di carta, i contorni e le disegnanti principali delle figure rappresentate fotograficamente nelle stampe A3, utilizzando matite colorate. Successivamente si andranno a rendere sul medesimo foglio traslucido, tramite textures tonali, luci ed ombre della figura così ricalcata. Si procederà in questa maniera: utilizzando una penna ad inchiostro o una matita grassa si stenderanno campiture uniformi allo scopo di annerire tutte le zone tonali scure ed intermedie della figura disegnata ad eccezione delle zone a luce massima. Effettuata questa operazione si andranno ad alleggerire ad arte tutte le zone di luce/ombra intermedie graffiando via i pigmenti neri, precedentemente stesi sul traslucido, utilizzando lamette, sgorbie, aghi o altri strumenti a punta metallica mediamente affilata.
5. Resa tonale della figura su foglio scratchboard: la procedura su scratchboard sarà molto simile all’ esperienza fatta sul foglio traslucido. I contorni e le disegnanti principali della figura verranno trasposti dalla fotocopia allo scratchboard tramite una semplice stampa per contatto con la stesso meccanismo della cartacarbone. Successivamente si andranno a rendere sullo scratchboard, utilizzando naturalmente le disegnanti riportate come riferimento, i volumi della figura tramite textures tonali. Utilizzando lamette, sgorbie, aghi o altri strumenti a punta metallica si andranno ad alleggerire ad arte, tramite segnetti simili a distanza variabile, a creare textures più o meno chiare, tutte le zone di luce, graffiando via i pigmenti neri del livello superiore dello scratchboard. Come in precedenza per i partecipanti non avvezzi al disegno tonale si procederà per prove ed errori, alternando l’operazione di graffiamento atta a schiarire con quella di re-inchiostrazione a segnetti neri atta a scurire. Una volta terminata l’ operazione si andrà ad armonizzare ed ammorbidire i passaggi tonali: se si è lavorato utilizzando un segno ed un graffio di ampiezza e lunghezza simile e regolare variando la distanza tra i segni in funzione del tono da rendere, l’effetto sarà notevole ed esteticamente piacevole anche dove la resa tonale non sia perfetta. Anche in questa fase, come nella precedente, si procederà ad un analisi critica di gruppo di tutti gli elaborati per prendere confidenza con le potenzialità della tecnica, per comprendere quali diverse atmosfere e sentimenti estetici sono prodotte da ciascun tipo di segno/textures per un utilizzo consapevole e professionale di queste.
Prerequisiti consigliati
Conoscenza base di disegno
Illustrazione di Claudio Losghi, Piccola favola (F. Kafka), particolare tratto da “Odradek! Illustrazioni per i racconti brevi”, commissione privata, 2019, inchiostro e bisturi su scratchboard