Ogni cosa parla della proiezione simbolica dell’abitare: una stanza, un viaggio, un continente, un sogno, un’isola, un cielo, una notte, un tramonto, uno stormo, una città, un racconto, un cuore, un buco.
Lo spazio abitato è inteso come un organo unico e comune, anche quando si mostra frammentato.
Le artiste e gli artisti presentano variazioni poetiche intorno all’immagine dell’abitare e raffigurano diverse forme dell’universo attraverso tracce di linee e colori.
Il percorso visivo proposto intende dare vita a un momento di riflessione per ripensare le idee e le forme dell’abitare.
“L’illustrazione è un quadro che ci permette di vedere tutto quello che a volte non sappiamo vedere e che la libertà dell’immaginazione ci aiuta a riconoscere – scrive Gabriel Pacheco – Una mostra che si presenta come l’avvistamento ipnotico, nel buio, di una luce di una casa in lontananza. Siamo stranieri nostalgici in cerca sempre di una immensa e unica casa”.