Premiato nel 1971 in Spagna, il volume che Zavřel dedica al Vodník rientra nel novero dei classici dedicati alle fiabe tradizionali europee: il protagonista è un folletto verdastro, tipico del folklore boemo, abbigliato con una giacca dal lembo sinistro sgocciolante. La sua dimora sono le acque di fiumi, stagni e laghi (il suo nome deriva da voda, acqua). Qui conserva gelosamente, sigillandole in piccole ampolle di vetro, le anime degli annegati. Il Vodník può uscire dal suo elemento, ma soltanto finché il risvolto della sua giacca non si sia asciugato. Nella versione illustrata da Zavřel e selezionata per Le immagini della fantasia 37, lo spiritello viene ingannato da una giovane e dal suo fidanzato, che ne vanificano le intenzioni maligne.
Questo “piccolo mostro” della cultura boema è talmente importante per l’immaginario mitteleuropeo che il compositore Antonín Dvořák gli dedicò un poema sinfonico, intitolato appunto Vodník, ovvero Il folletto delle acque.
Illustrazione di Štĕpán Zavřel, da Vodník, Bohem Press Italia – dettaglio